Roger Waters Tour 2018

Altro che Beatles e Rolling Stones, io amavo i Pink Floyd!

Non sono più un ragazzo, per fortuna sono vivo e vegeto e non ho fatto la guerra del Vietnam come cantava Morandi. Ho iniziato ad ascoltare musica molto presto, come tanti, dai Doors passando per i Clash e poi i Nirvana, per citare le prime passioni adolescenziali. I Pink Floyd sono arrivati più tardi.

– Roger Waters The Wall 2013
– Us + Them Tour 2018
– Roger Waters su mondoanalogico.it

Avevo circa 28 anni quando ho iniziato ad ascoltarli ed è stato immediatamente colpo di fulmine! Niente di nuovo ok, è successo a milioni di ragazzi prima di me e sicuramente accadrà ancora, ma voglio solo descrivere ciò che mi è accaduto. Beh questo è quanto… “Dark Side” è stata una specie di folgorazione, Time mi ha aperto orizzonti nuovi, lontani; “The Wall” invece è stato una sorta di passaggio oltre le Colonne d’Ercole, verso l’ignoto, dove non ero mai stato prima; è iniziato un viaggio sensoriale bellissimo e lunghissimo, ancora in corso, senza soluzione definitiva. E devo tutto a loro, ai Pink Floyd e in particolare a Roger Waters.

roger waters tour 2018
Us+Them Tour - Roma 2018
Us+Them Tour Resist
Resist

Si proprio lui, quello vestito sempre di nero, dal muso duro, di pietra, fisico longilineo: Roger Waters, il mio preferito di quelli che per me sono i veri FAB, “FIVE” in questo caso, perchè Syd Barrett sarà sempre uno di loro.

Sono riuscito a vederlo dal vivo per la prima volta il 28 luglio 2013 allo Stadio Olimpico di Roma, durante il Roger Waters Tour. Ancora oggi, dopo 5 anni, faccio fatica a descrivere quella fortissima emozione.
Ero lì con due cari amici, quattro ore di attesa, tre Ceres, il caldo romano, una leggera sbornia, a 50 metri dal palco: l’atmosfera era surreale. Finalmente inizia il concerto, entra lui, vestito del tipico trench nero, occhiali scuri in volto, mentre sono già partite le prime note di In the flesh. È meno stronzo di come lo immaginavo, addirittura accenna sorrisi neanche troppo velati. È distante anni luce dal ragazzo esuberante, a tratti antipatico, che nel leggendario “Live at Pompeii” sfondava il gong in A Saucerful of Secrets o accennava, fra sintetizzatori all’avanguardia negli Abbey Road Studios, i primi abbozzi di “Dark Side of the Moon”. Il tutto, neanche a dirlo, sublime.

Il muro

Roger Waters e “The Wall” ripercorso per filo e per segno, con la maniacalità che lo ha sempre contraddistinto; due ore e mezza di spettacolo puro, con un palco immenso dove si staglia pian piano, imponente, il celeberrimo muro che diventa un proiettore gigantesco di immagini. Un’estasi d’arte e musica e lui con la solita grinta, i suoi settant’anni, una voce ancora all’altezza della situazione, circondato da una band assolutamente eccezionale, tra i quali anche suo figlio. Conservo gelosamente il biglietto di quella serata, diverse foto e un paio di video, la prima strofa di Mother e tutta Confortably Numb. Si lo so, qualcuno penserà che sono stato uno sciocco a filmare invece di godermi il concerto, ma non ho resistito, e non riesco ancora oggi a pubblicare o diffondere quei video, tanto sono cari per me, quasi come sacre reliquie. Forse sto esagerando, ma sono sicuro che in molti possono capire.

battersea power station roger waters
Battersea Power Station
Us+Them Tour Pigs
Pigs
roger waters roma 2018
Eclipse
Us and Them 2018

Passano 5 anni, la mia vita cambiata completamente. Ormai da due la condivido con Elisa. Anche lei fortunatamente adora la musica come me, forse anche di più. A Natale 2017 decido di regalarle un biglietto della data di Roma al Circo Massimo, dell’ultimo Roger Waters Tour. L’ex Pink Floyd che, a 75 anni suonati, riesce ancora (e per fortuna!) a dare tanto e di più!

Ed è così che il 14 Luglio scorso eravamo lì, stavolta molto distanti dal palco, ma con un colpo d’occhio a dir poco mozzafiato! Anche in questa occasione l’attesa di 4-5 ore, in una posizione scomodissima, non è stata vana. Alle 21:30 spaccate inizia lo spettacolo. Quasi tre ore di musica ed effetti stratosferici ripercorrono tutta la storia e gli album dei Pink Floyd, passando per Dark Side, Animals, Wish You Were Here e The Wall. Sullo sfondo un mega schermo che riproduce filmati e riprese, presto sostituito dalla “nascita” tipo Venere, dell’ormai arcinota Battersea Power Station. Ovviamente non si può descrivere in due righe lo straordinario spettacolo visivo e musicale del concerto. Non passano in sordina Pigs, con il maiale volante riportante la scritta “Stay Human” e, quasi sul finire, il gigantesco prisma di luce sopra le teste di un pubblico in estasi durante l’esecuzione di Eclipse in tutta la sua potentissima fascinosa decadenza. Siamo tornati a casa con un senso di appagamento cosmico.

Wish You Were Here
Comfortably Numb
One of These Days

Qui su mondoanalogico.it vogliamo parlare di tutte quelle emozioni che forse si stanno via via perdendo con l’epoca digitale. Abbiamo perso la semplicità, che prima caratterizzava l’ascoltare un vinile o una cassetta, avendo ormai l’intera musica mondiale a portata di smartphone.

Abbiamo perso molto in questa epoca tecnologica, tutto scorre in maniera veloce, travolgendo le nostre vite: siamo sempre in movimento, di corsa, non abbiamo tempo per noi stessi. Spesso, invece di parlare di “evoluzione della specie“, sembra che stiamo involvendo in esseri banali ed usurati; il mondo del consumismo e l’industrializzazione la fanno da padrona, rendendoci individui impazienti ed egoisti che generano soltanto rabbia, odio, violenza e prevaricazione, gli uni sugli altri.
“Stay human, restiamo umani!” è una frase bellissima, pronunciata nell’ultimo Roger Waters Tour, da un uomo che ha vissuto sulla sua pelle gli effetti devastanti di un conflitto mondiale, restando orfano di padre mai conosciuto (vedi i testi di Roger Waters nell’album The Wall su questo tema). Waters mi ricorda un po’ mio nonno che mi parlava della guerra; mi ricorda un po’ quelle generazioni ormai pressochè scomparse, che costituivano l’ultima memoria storica di certi tragici avvenimenti.

Umani

In molti hanno criticato Roger Waters per la sua disapprovazione in merito alle situazioni politiche di molti Stati (vedi l’America con Trump o il recentissimo Brasile con Bolsonaro). A mio avviso, invece, vuole soltanto essere un semplice, chiaro e forte messaggio di umanità, atto a ricordarci la pericolosità delle nuove derive socio-politiche e della xenofobia dilagante.

Roger Waters proviene da quel ventennio magico, i favolosi anni ‘60 e ‘70 che hanno prodotto la miglior musica in circolazione sino ad oggi. Quella musica studiata e analizzata, quella musica prodotta per raggiungere la perfezione. Non dimentichiamoci dei milioni di vinili dei Pink Floyd che hanno fatto sognare centinaia di persone in tutto il mondo: certi valori, sia musicali che sociali, vanno senza dubbio divulgati il più possibile per non perdere ciò che ci rende senza dubbio UMANI.

Restiamo Umani pigs roger waters
Restiamo Umani
roger waters col cazzo
“Mother, should I trust the government?”

Che sia perdonata la bassissima qualità di foto e video: non era possibile portare macchinette fotografiche professionali al concerto. Odiamo anche noi, follemente, le foto scadenti degli smartphone!

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