Urbino. Un’immagine nitida: il crepuscolo, un aperitivo davanti l’ingresso di Palazzo Ducale, la piazza semi deserta e, dal bar, le note che riecheggiano di “Shine on you crazy diamond” dei Pink Floyd. Sembra quasi un’opera di De Chirico, solo che la sensazione è quella di pace, di un piacevole senso d’inquietudine in un’atmosfera sospesa, quasi ferma. Questo è uno dei ricordi più cari di Urbino. Scambiando le prime due lettere otteniamo la parola rubino, e forse non è un caso. Urbino infatti rappresenta una gemma preziosissima, un raro esempio architettonico rinascimentale, che emana luce di una bellezza incomparabile, in un mix di cultura e arte elevate alla massima potenza.
Nonostante i secoli di storia inoltre, Urbino continua a trasmettere freschezza: la presenza di tanti ragazzi, sede di una delle università più antiche e prestigiose d’Italia, brulicante di vita, e ovviamente la presenza di opere di inestimabile valore. Questi ingredienti conferiscono ad Urbino un appeal che si rinnova continuamente, rendendola tappa obbligata di questa nostra meravigliosa penisola, per chi ama l’arte, l’architettura e la cultura. Non a caso Urbino rientra a pieno titolo fra il Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Urbino è adagiata su un paesaggio collinare, tipico marchigiano. Costituisce, insieme a Pesaro, una delle provincie delle Marche. La zona circostante è molto interessante e assolutamente da visitare dal punto di vista naturalistico e paesaggistico. Si trova non lontano dalla Repubblica di San Marino.
La storia di Urbino si perde nella notte dei tempi, in epoca romana, ma può essere brevemente inquadrata nel suo periodo di massimo splendore ossia il Rinascimento. Deve la sua fama alla famiglia Montefeltro che dominò su Urbino per circa trecento anni, fino al 1508. In particolare si può far riferimento al suo esponente più illustre, Federico da Montefeltro, uno dei più grandi signori del Rinascimento, mecenate raffinatissimo, abile condottiero e politico di spiccate qualità diplomatiche. Governò la città per quasi quaranta anni, dal 1444 al 1482, rinnovandola a mo’ di città ideale, assolutamente all’avanguardia con i canoni architettonici dell’epoca. Avvalendosi di alcuni fra i maggiori talenti dell’epoca tra cui Piero Della Francesca e Luciano Laurana, diede a Urbino l’aspetto che conosciamo oggi, rendendola una delle corti più famose e importanti d’Europa.
Lavorò alla corte di Federico da Montefeltro anche Giovanni Santi, padre di Raffaello Sanzio che qui a Urbino nacque nel 1483. L’infanzia vissuta nella prestigiosa città, trascorsa spesso fra gli ambienti di Palazzo Ducale e gli artisti più grandi dell’epoca, influenzarono marcatamente Raffaello, contribuendo alla sua formazione e affermazione che tutti conosciamo.
Nonostante la città si sviluppi tra due colli e quindi non sia proprio pianeggiante, sarà comunque piacevolissimo passeggiare e deliziarsi fra le vie, le piazze e i nobili palazzi di Urbino. Cosa vedere certamente non si farà attendere. Già solo ammirare i mattoni, le geometrie e i sapienti elementi architettonici che caratterizzano i palazzi e l’urbanistica, riporta indietro nel tempo, fino agli antichi fasti rinascimentali di Urbino.
Il Palazzo Ducale di Urbino costituisce indubbiamente l’emblema della città, nonché centro del potere di quella che un tempo fu la prestigiosa corte di Federico da Montefeltro. Costruito in circa trent’anni, contribuirono alla sua edificazione architetti del calibro di Maso di Bartolomeo, Luciano Laurana e Francesco di Giorgio Martini. Celeberrima è l’elegante facciata dei due torricini che costituisce una delle immagini più famose di Urbino. Al suo interno è possibile ammirare, oltre ad uno splendido cortile, anche gli ambienti più nobili e privati del Duca, tra i quali spicca il famoso studiolo ligneo, simbolo della cultura umanistica e della personalità di Federico da Montefeltro. Quasi tutti gli ambienti costituiscono oggi una galleria d’arte a Palazzo Ducale.
Urbino infatti custodisce alcuni fra i più importanti dipinti di epoca rinascimentale. A Palazzo Ducale è possibile ammirare due fra le maggiori opere di Piero della Francesca, come l’enigmatica “Flagellazione” e la “Madonna di Senigallia”. Vi sono inoltre la famosissima “Città Ideale” attribuita a Luciano Laurana e “La Muta” uno dei ritratti più celebri eseguiti da Raffaello.
Si tratta appunto della casa in cui nacque e visse la sua infanzia Raffaello Sanzio. Costituisce una testimonianza diretta sulla vita dell’immenso artista e allo stesso tempo un fulgido esempio sulle usanze e il modus vivendi di una casa rinascimentale. Anche in questo caso Casa Santi raccoglie al suo interno numerose opere pittoriche e non, che riportano spesso al grande artista. In particolare in una stanza che si ritiene sia quella dove nacque Raffaello, su una parete è possibile ammirare una Madonna col Bambino di fondamentale importanza. È considerata una delle primissime opere di Raffaello e costituisce certamente un affresco di grande eleganza, con elementi che già preannunciano lo stile futuro del geniale pittore.
La Cattedrale, o anche Duomo di Urbino, si trova accanto a Palazzo Ducale ed è caratterizzata da un’elegante facciata e dagli interni in stile neoclassico. Sostituisce la precedente basilica fatta erigere da Federico da Montefeltro e andata purtroppo perduta in seguito al terremoto del 1798.
La Fortezza Albornoz si trova appena fuori il centro storico ma costituisce un luogo molto interessante sopratutto dal punto di vista panoramico. Da qui infatti è possibile ammirare l’intera città in tutto il suo splendore. Questo posto è l’ideale per chi è appassionato di fotografia, per qualche suggestivo scatto, o anche solo per una foto ricordo.
Ovviamente è riduttivo citare solo la casa di Raffaello, il Duomo o Palazzo Ducale. Questa città racchiude tantissimi altri luoghi d’interesse, essendo carica di storia e cultura. Ci sono ad esempio la Chiesa di San Francesco e quella di San Domenico, il Palazzo Arcivescovile e gli oratori di San Giovanni e San Giuseppe. Tra Palazzo Ducale e la Chiesa di San Domenico è possibile ammirare anche un obelisco egiziano, altra ulteriore particolarità di Urbino. Cosa vedere quindi costituirà per il visitatore, assetato di cultura e sapere, una sorta di imbarazzo della scelta, e siamo certi che questo salto nel rinascimento lascerà un segno profondo e un ricordo indelebile della meravigliosa città.
Urbino è facilmente raggiungibile in due modi: percorrendo l’autostrada A14 o Adriatica fino all’altezza di Fano, di lì uscire e seguire le indicazioni per la città situata non lontano nell’entroterra, seguendo la statale 73bis; oppure dalla statale che collega Perugia a Cesena, la cosi detta E45, uscendo all’altezza di San Sepolcro e seguendo sempre la 73bis proveniente dall’entroterra.