Inserita tra i borghi più belli d’Italia, Torre Alfina è una frazione del comune di Acquapendente, situata nella provincia del viterbese. La particolarità di questo borgo, oltre alla bellezza dell’imponente castello, è il confinare con due zone boschive di particolare interesse: il bosco del Sasseto e la riserva naturale di Monte Rufeno.
Il borgo di Torre Alfina sorge ai piedi dell’omonimo castello. Le viuzze medievali e le casine in pietra, vi condurranno durante l’intero tragitto di visita. Decisamente particolari sono i vari scorci da scoprire, i quali incorniciano dei panorami fantastici sull’intero altopiano dell’Alfina che circonda la zona.
Salendo verso la parte alta del borgo, si arriverà alle porte dell’imponente castello.
Il castello di Torre Alfina è posto nel punto più alto del borgo. Vi si accede tramite un grande portone in legno, dipinto di verde, con sopra impressi vari stemmi.
La storia conosciuta del castello risale all’VIII secolo, nel quale abbiamo informazioni concrete circa l’esistenza della “Torre del Cassero”, ovvero la torre principale visibile da molteplici angoli del borgo.
Fu l’uomo d’armi Monaldo Monaldeschi della Cervara a trasformare la singola torre fortificata in uno straordinario castello rinascimentale, in parte simile a come lo vedete oggi.
Una volta entrati, una breve salita vi condurrà nei giardini del castello: aiuole curate, siepi, alberi maestosi e percorsi ornati da fiori, faranno da sfondo alla vostra visita.
La fontana raffigurante un enorme cavallo, posta proprio al centro dei giardini, proclama la maestosità rivestita da questo luogo.
Gli interni del castello di Torre Alfina sono visibili tramite una visita guidata, la quale, oltre ad illustrarvi l’intera storia del borgo, vi mostrerà le innumerevoli stanze, distribuite su due piani. Di ricercata bellezza sono gli affreschi che decorano le pareti delle stanze ed i corridoi: in particolare quelli che riguardano le quattro stagioni, che si alternano lungo il corridoio principale, come ad indicare una linea temporale.
Le camere da letto, le librerie, la cucina, conservano ancora gli arredamenti originali.
La costruzione dell’intero castello fu messa a punto da Teofilo Rodolfo, figlio di Edoardo Cahen, il quale completò tutti i lavori e diede ordine di affrescarne le pareti.
Se capitate a Torre Alfina, vale sicuramente la pena approfittare della visita guidata per saperne di più sulla storia di tutto il borgo. La visita ha un costo di €5.
Scendendo nuovamente dal borgo, un bivio vi condurrà all’interno del magico bosco del Sasseto. La particolarità di questo bosco è sicuramente la fitta vegetazione di latifoglie che si unisce in un tutt’uno con i massi ricoperti di muschio. L’atmosfera che si crea è sicuramente magica e favoleggiante, tanto che a questo bosco è stato dato l’appellativo di “Bosco di Biancaneve”.
L’intero percorso all’interno del bosco è segnalato da vialetti, fatti costruire da Edoardo Cahen: alla sua morte, infatti, fu sepolto proprio dentro questo bosco, all’interno di un mausoleo in stile gotico. Il mausoleo è stato costruito al centro di una piccola radura: durante la passeggiata, trovarselo davanti, è veramente suggestivo.
Arrivare a Torre Alfina è molto semplice. Per chi proviene da Viterbo o dalla Val d’Orcia, prendere la strada Statale 2, in direzione Acquapendente: da lì si trovano le indicazioni per Torre Alfina. Se invece provenite dall’autostrada A1, conviene uscire ad Orvieto e seguire le indicazioni per Orvieto Scalo, e poi per Acquapendente. Se avete con voi un navigatore, di seguito lasciamo una mappa per arrivare a Torre Alfina senza problemi.
pagina Facebook Bosco del Sasseto
Puoi contattare il Bosco del sasseto tramite i seguenti recapiti:
E-mail: boscodelsasseto@comuneacquapendente.it
Telefono: 0763-719206
sito web Castello di Torre Alfina
Puoi contattare il Castello tramite i seguenti recapiti:
E-mail: info@castellotorrealfina.com
Telefono: 0763-716106
Viterbo città dei Papi: una guida di viaggio immersa nella storia medievale
Il magico Bosco Sacro di Bomarzo, tutte le informazioni per visitare il Parco dei Mostri
Cosa vedere in Val d’Orcia? Approfondimenti su Pienza, Montalcino e Bagno Vignoni