La Selva di Malano si trova nell’area boschiva tra i comuni di Soriano nel Cimino e Bomarzo, nella provincia di Viterbo. Quest’area racchiude al suo interno numerosi siti di nota rilevanza storica in quanto risalenti a circa 5000 anni fa. Tra i vari siti da visitare, troviamo i Sassi del Predicatore: si tradda di antichi altari, forse risalenti all’epoca etrusco-romana, sui quali avvenivano cerimonie sacerdotali e forse anche sacrifici agli dei.
L’intera zona è veramente interessante in quanto nasconde, tra anfratti e aree boschive, molti massi scolpiti con incisioni.
Il periodo ideale per visitare la Selva di Malano è durante la primavera, periodo in cui le giornate sono abbastanza assolate ma non troppo calde. Noi abbiamo effettuato l’escursione presso i Sassi del Predicatore in una giornata di marzo. Ovviamente ben attrezzati con scarpe da trekking, abbondante acqua e pranzo al sacco.
I Sassi del Predicatore si trovano in una zona ben nascosta, all’interno della Selva di Malano. Vi consigliamo di lasciare la vettura presso la Contrada Fornacchia, prima che la strada diventi piena di buche e sassi. La mappa di seguito vi può aiutare nel capire meglio il luogo:
Una volta scesi dalla macchina proseguite a piedi, sempre dritto, percorrendo la strada che costeggia il noccioleto. Dopo una netta curva a destra, la strada, non più sterrata ma cementata, si addentra all’interno del “Passo della Crognola” caratterizzato dalle due estremità rocciose ai lati.
Da qui dovete proseguire sempre dritto, verso nord; per facilitare la passeggiata potete aiutarvi con Google Maps ed il segnale GPS attivato: entrambe i Sassi del Predicatore sono ben segnalati sulla mappa.
Una volta arrivati al bivio che vedete all’interno della mappa qui sotto, dovete prendere una decisione: a destra potete trovare il sentiero che vi porta al primo Sasso del Predicatore, mentre a sinistra trovate la via che vi porta al secondo. Da quel bivio, seguendo Google Maps in modalità “satellite” riuscirete in breve tempo a raggiungere entrambe i Sassi.
Noi all’inizio seguivamo una guida cartacea sulla quale veniva spiegato il percorso da fare: purtroppo però tutta la zona di San Nicolao è stata recintata, in quanto divenuta proprietà privata, ed il percorso illustrato è praticamente ostacolato da numerose recinzioni. Consigliamo quindi di seguire il percorso sterrato ben evidente dalle mappe.
Il primo Sasso del Predicatore è caratterizzato da questa forma ad ellisse; sulla parte centrale si può notare una scalinata ben scolpita nella roccia, sulla quale è possibile salire per arrivare sulla sommità del Sasso. Ogni gradino è alto circa 28 centimetri, i quali corrispondevano alla misura media del piede del popolo etrusco. Sulla parte superiore vi è situata una piattaforma, sulla quale è possibile distinguere tre presunte are, forse dedicate alle tre Dee etrusche Menerva, Uni e Tigna. Dall’alto del Sasso del Predicatore è possibile ammirare tutta la Selva di Malano che lo circonda; sulla destra invece potete scorgere una grande pietra a forma di cubo, anch’essa un probabile monumento sacro di epoca etrusca.
Da qui potrete percorrere al contrario la strada, fino a tornare al bivio di cui sopra, ed imboccare il percorso che conduce all’altro Sasso, sempre con l’aiuto della mappa.
Il secondo Sasso del Predicatore si trova poco distante dal primo. Dopo aver attraversato numerose aree ricoperte da noccioleti, vi troverete questo masso cubico sulla destra, all’altezza di un casolare privato. Questo sasso del predicatore si erge tra i campi di nocciole: arrampicandovi su di esso, potrete trovare degli scalini scolpiti che girano intorno al masso e arrivano fin sulla cima. Una volta percorsi i gradini, con molta cautela, vi ritroverete ad ammirare un paesaggio verde e infinito che si staglia tutto intorno a voi. Il colpo d’occhio è fantastico, il bosco e la natura che vi circondano creano un incantevole scenario che vi farà apprezzare ancora di più i segreti della Selva di Malano.
Questa zona nasconde numerosi luoghi misteriosi da visitare; vale sicuramente la pena dedicargli una giornata, passeggiando piacevolmente tra la natura del Viterbese, tra storia, arte e cultura antica.
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