Radicofani si trova in Toscana, a metà strada tra Siena e Viterbo, abbastanza semplice da raggiungere tramite l’autostrada A1; basta uscire a Chianciano Terme e, inoltrandosi piacevolmente nei suggestivi e silenziosi scorci della Val d’ Orcia, sarà facilmente raggiungibile tramite la frequente segnaletica stradale.
Radicofani si trova a circa 800 metri di altitudine: è caratterizzato dal borgo, con il suo delizioso centro storico, e dalla suggestiva fortezza di Radicofani che domina sulle vallate circostanti. Quindi se vi trovate nei dintorni di Radicofani cosa vedere non mancherà di sicuro; lasciate stare per qualche attimo la frenesia, e lasciatevi andare nella meraviglia e nella pace di questi luoghi.
Il borgo medioevale di Radicofani è costituito da suggestivi vicoli che si snodano fra case di pietra in ottimo stato di conservazione e cura. Via Roma, la strada principale, collega la porta di accesso al borgo a piazza San Pietro (così chiamata dall’omonima chiesa che vi si trova). La piazza costituisce un angolo pittoresco di Radicofani, dove gli elementi presenti convergono perfettamente in una deliziosa cornice. La chiesa in stile romanico, la scalinata in pietra e la piazzetta. L’elegante parco con vista panoramica e la statua di Ghino di Tacco sullo sfondo, celeberrimo personaggio di Radicofani.
Cosa vedere oltre la chiesa di San Pietro? Sicuramente meritano una visita le due chiese minori di Santa Maria Assunta e di Sant’Agata, quest’ultima sul lato opposto della piazza, ricavata anticamente da un edificio civico. Volgendo lo sguardo verso l’alto, inoltre, si scorge perfettamente la fortezza di Radicofani.
La fortezza di Radicofani si trova nel punto più alto della zona. Si raggiunge facilmente in automobile e dispone di un ampio parcheggio sottostante gratuito. Il costo d’ingresso e di 4 euro: non prevede visite guidate ma risulterà comunque piacevolissimo passeggiare tra le rovine e il verde di quella che un tempo fu la maestosa rocca. A meno che non si visiti nella stagione estiva, è bene vestire con abbigliamento pesante, considerando l’altitudine (oltre 800mt s.l.m.) e quindi la probabilità di basse temperature.
La storia della fortezza di Radicofani è praticamente millenaria: durante il percorso ci sono cartelli esplicativi che ne narrano tutti gli avvenimenti. Purtroppo non rimane moltissimo della rocca originale, avendo subito nei secoli mutamenti e distruzioni. Si possono comunque ammirare ancora oggi molte parti delle mura e il torrione principale, accessibile e visitabile fino alla sommità da cui si può godere di un panorama mozzafiato sulla val d’Orcia.
Legato indissolubilmente alla fortezza di Radicofani è senza dubbio Ghino di Tacco, autentico personaggio di questi luoghi, rampollo di nobile famiglia, ma vissuto da brigante insieme al padre e allo zio nella seconda metà del XIII secolo. Dopo rocambolesche vicissitudini occupò, intorno al 1290, la rocca, considerata inespugnabile, e ne fece il suo rifugio. Per vendetta uccise e decapitò il giudice Benincasa da Laterina, e ne espose lo scalpo sul torrione più alto della fortezza, reo di aver condannato a morte il padre e lo zio, giustiziati in Piazza del Campo a Siena nel 1286. Considerato una sorta di “Robin Hood” nostrano, un “bandito gentiluomo” per così dire, possiamo oggi ammirare la sua statua nel borgo, mentre impugna con una mano la spada e con l’altra lo scudo e la testa del malcapitato giudice Benincasa.
OPPURE CONTINUA A SEGUIRMI SU FACEBOOK E INSTAGRAM !
