Palazzo Farnese: Caprarola, perla della Tuscia

La nobile corte dei Farnese

Caprarola è un piccolo comune in provincia di Viterbo, a poco meno di un’ora da Roma. Le sue origini si perdono nella notte dei tempi anche se ufficialmente vengono datate intorno all’anno mille. Situato in una zona di grande interesse storico e naturalistico, Caprarola è resa ancor più importante dalla presenza del Palazzo Farnese che sovrasta il centro storico occupando una posizione di dominio sull’intera area.

Uno dei simboli per eccellenza del manierismo, oltre ad aver dato fama al paese, è diventato un elemento fondamentale per l’urbanistica del borgo. Nessun caprolatto oserebbe immaginare il suo bel paesello senza il Palazzo Farnese, questo gigante buono che ormai da secoli veglia sornione su tutta la comunità, alla stregua di un nonno amorevole verso i suoi nipoti.

Caprarola, Palazzo Farnese
Caprarola, Palazzo Farnese
Caprarola di Notte vista dalla Chiesa di Santa Teresa
Caprarola di Notte vista dalla Chiesa di Santa Teresa
L'ingresso al Palazzo Farnese immerso nella nebbia
L'ingresso al Palazzo immerso nella nebbia
Cortile interno Palazzo Farnese
Cortile interno Palazzo Farnese

Ciò che salterà immediatamente all’occhio, arrivando al Palazzo Farnese, è la meravigliosa facciata che, insieme alle scalinate e al piazzale antistante, costituiscono un quadro di elementi in perfetta sintesi fra loro. Il progetto del palazzo venne affidato ad Antonio da Sangallo che ideò, su volere di Alessandro Farnese, una fortezza militare. Alla sua morte quest’ultima fu riadattata a palazzo rinascimentale da Jacopo Barozzi detto “Il Vignola” che gli succedette.

La particolarità dell’opera risiede nella forma della sua pianta, pentagonale, unica nel suo genere. I lavori si protrassero in varie fasi tra il 1530 e il 1573. In questo arco si succedettero appunto i due architetti, Sangallo e Vignola, e i committenti, i due Alessandro Farnese, l’uno nonno dell’altro, nonché eletto Papa Paolo III nel 1534.

Palazzo Farnese: gli interni

la scala regia ed il piano nobile

Entrando dalla porta principale di Palazzo Farnese, in cima alle eleganti scalinate, vi troverete in un ampio salone; alla vostra destra troverete la biglietteria, a sinistra l’accesso alla scala regia che vi porterà al piano superiore. Dritti davanti a voi una porta vi permetterà di accedere al cortile interno del palazzo, circolare, contornato in entrambi i piani da due raffinati portici con al centro una grata a mò di volto antropomorfo per la raccolta delle acque reflue.

Questo piano e quello superiore, il piano nobile, sono gli unici visitabili del palazzo, quelli più importanti che meglio rappresentano la grandezza della famiglia Farnese. Il palazzo ovviamente si compone di tanti altri ambienti, si dice addirittura 365 stanze! Gli altri piani erano quelli adibiti alla servitù e ai vari cortigiani, di conseguenza “poveri” ed essenziali e per questo chiusi al pubblico.

La scala regia

L’accesso al piano nobile avviene attraverso la scala regia. Si tratta di un’elegante scalinata di forma elicoidale, con le volte completamente affrescate, progettata da Antonio Tempesta. La particolarità e la ricercatezza degli stucchi e delle decorazioni, insieme ad uno stato di conservazione pressoché inalterato, vi lasceranno sicuramente a bocca aperta. Sarà un prelibatissimo assaggio di ciò che ammirerete addentrandovi nel piano nobile di Palazzo Farnese.

Scala Regia Palazzo Farnese
Scala Regia Palazzo Farnese
Scala Regia Palazzo Farnese Caprarola
palazzo farnese caprarola
Scala regia Palazzo Farnese

Il piano nobile

Si tratta della piano meglio conservato e più raffinato del Palazzo Farnese. In esso vi sono le sale di maggior pregio, quelle, diciamo così, di rappresentanza e della vita pubblica e privata dei cardinali Farnese. In esso lavorarono alcuni fra i più noti pittori del cinquecento fra cui i fratelli Taddeo e Federico Zuccari.

Tra queste citiamo la sala di Ercole, in cui sono raffigurate le sue fatiche e la leggenda che lo vede dar vita al lago di Vico. In essa vi è una bellissima fontana con putti e stucchi decorativi, e cinque grandi finestre che conferiscono grande luminosità all’ambiente. Si affacciano sul piazzale principale esterno e su Caprarola con un colpo d’occhio su un vasto e suggestivo orizzonte.

Vi è poi la sala dei fasti Farnesiani in cui appunto gli affreschi raffigurano i principali avvenimenti pubblici della nobile famiglia.

Altra stanza degna di nota è la sala del Mappamondo in cui sono raffigurate, oltre ai naviganti più famosi della storia, bellissime mappe dei continenti conosciuti all’epoca. Vi lasceranno certamente sbalorditi per la loro precisione e per il pregio di fattura.

Infine ricordiamo la sala degli Angeli famosa, oltre che per gli eleganti affreschi, anche per gli effetti acustici che offre grazie alle sue geometrie.

Sala di Ercole Palazzo Farnese Caprarola
Sala di Ercole
Caprarola vista dalla Sala di Ercole
Caprarola vista dalla Sala di Ercole
Sala dei Fasti Farnesiani
Sala del Mappamondo Palazzo Farnese
Sala del Mappamondo

Palazzo Farnese: gli esterni

i giardini e la casina del Piacere

I giardini

Di pregevole fattura sono anche i giardini di Palazzo Farnese, Caprarola degna custode. Essi si sviluppano su diversi livelli. Il primo immediatamente dietro al palazzo ornato da aiuole curate, fiori e cipressi.

Un grande viale vi condurrà presso la fontana di Diavoli, una caverna misteriosa e mostruosa con appunto tre diavoli (forse in origine quattro) a far da sfondo ad uno specchio d’acqua. Attraverso un passaggio laterale, il quale vi mostrerà degli incantevoli scorci, proseguite su di un lungo viale in salita, fra abeti e una natura incontaminata, per arrivare al secondo livello dei giardini.

Qui potrete ammirare un’altra affascinante dimensione: si mostreranno ai vostri occhi bellissime fontane, sviluppate su una lunga scalinata con al centro una catena di pietra scolpita. Alla  sommità della scalinata vi troverete ai piedi di due giganti, anch’essi di pietra adagiati sopra un letto d’acqua.

Ingresso ai giardini Palazzo Farnese Caprarola
Ingresso ai giardini
Fontana di Diavoli
Giardini di Palazzo Farnese Caprarola
Giardini di Palazzo Farnese

La Casina del Piacere

Oltrepassata la fontana dei giganti, sulla cima di una collinetta, accederete di conseguenza in un altro giardino all’italiana, fra labirinti di aiuole in cui sarà piacevole perdersi per qualche attimo. L’area è circondata da imponenti ed eleganti cariatidi. Al centro svetta un’altra pregevole costruzione, volgarmente detta “Palazzina”. Si tratta della Casina del Piacere che in origine doveva costituire il centro di una riserva di caccia privata, ma che, oltre a ricoprire tale scopo, divenne una sorta di rifugio intimo e ameno per il cardinale.

Anche qui altre scalinate vi condurranno ad un ultimo livello dei giardini di Palazzo Farnese, immediatamente dietro la Casina. Uno spazio aperto e piacevole, con al centro un’altra fontana e mosaici in pietra semplice.
Il luogo trasuda pace e tranquillità, nonché un eccellente punto di vista sulla campagna circostante. Proprio per questo fu scelto da Luigi Einaudi, primo Presidente della Repubblica Italiana, come residenza estiva per circa dieci anni.

Fontana dei Giganti Palazzo Farnese Caprarola
Fontana dei Giganti
Casina del Piacere Palazzo Farnese Caprarola
Casina del Piacere
Le Cariatidi Palazzo Farnese Caprarola
Le Cariatidi

Il Palazzo Farnese costituisce non solo un monumento di eccezionale fattura architettonica, pittorica e artistica in generale. Esso rappresenta il cuore pulsante di una comunità che lì riconosce le sue radici più profonde, con una punta di sano orgoglio campanilistico. Tante sono le generazioni che si sono susseguite, tantissimi i bambini che hanno scorrazzato fra le scalinate e il piazzale antistante al Palazzo. Per non parlare degli amori sbocciati in quella splendida cornice, o dei momenti più lieti ivi trascorsi dagli abitanti del paese durante le feste patronali o altre manifestazioni.

Se vi capiterà di visitare il Palazzo Farnese, Caprarola costituirà sicuramente un elemento imprescindibile, come due gocce indissolubili, che non possono fare a meno l’una dell’altra. Tutto ciò si può notare anche dall’urbanistica della cittadina, allungata e sviluppata attorno alla via principale, “Lo Deritto” o meglio Via Filippo Nicolai. Essa si snoda appunto “deritta” per tutto il centro abitato. Lo spacca perfettamente in due parti, nel suo chilometro di lunghezza, dal basso fin sotto all’imponente monumento; a dimostrazione di come il centro urbano sia cresciuto nei secoli proprio in funzione di Palazzo Farnese.

Palazzo Farnese: come arrivare

Arrivare a Palazzo Farnese è abbastanza semplice. Diciamo che Caprarola si trova a circa un’ora a nord di Roma e a poco meno di mezz’ora da Viterbo. Dalla Capitale basterà prendere l’uscita 5 del G.R.A, Cassia Veientana o Cassia bis, proseguire per circa 35 km, dopo di ché oltrepassato lo svincolo per Monterosi, uscire dalla stessa, seguendo le indicazioni per Caprarola, Ronciglione, Lago di Vico.

Da Viterbo basta prendere la Cassia Cimina e dopo circa 20 km troverete una svolta a sinistra che in pochi minuti vi condurrà a Caprarola. Una volta arrivati sarà semplicissimo giungere al Palazzo. I parcheggi attorno all’area sono sia a pagamento che su strisce bianche, senza grosse difficoltà. Il prezzo d’ingresso è di 5 euro e, cosa importante, i giardini sono visitabili solo nei giorni feriali e in condizioni meteo favorevoli.

I giardini dietro la Casina del Piacere
I giardini dietro la Casina del Piacere

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