A due passi da Roma, in una zona che si affaccia sulla Sabina e la Tuscia, esiste un luogo del tutto singolare nel suo genere, pregno di storia e significato. Questo luogo è il Bunker Soratte che si trova nel piccolo comune di Sant’Oreste, adagiato appunto sul Monte Soratte da cui prende il nome. La storia è quella più recente del nostro paese, dal ventennio fascista fin quasi ai giorni nostri. Si tratta di un rifugio antiaereo voluto da Benito Mussolini in persona, scavato all’interno del Monte Soratte, sviluppato per circa 4 chilometri di gallerie e rimasto addirittura incompiuto dal progetto originale. Lo scopo era quello di rifugio per le più alte cariche dello stato in caso di pericolo imminente.
Il perché della scelta di quest’area è facilmente intuibile. Innanzi tutto la vicinanza con la capitale, a soli 44 km. Inoltre il Monte Soratte ha una posizione di dominio su una vasta zona pianeggiante, con un colpo d’occhio che si estende da Roma, a sud, fin sulla Tuscia Viterbese, più a nord. Basti pensare che il Monte Soratte è visibile sia dall’urbe capitolina che da gran parte dei comuni del Viterbese, e da una buona porzione della Sabina. Ovviamente nel progetto dell’opera era previsto che tutta l’area fosse assolutamente top secret, come del resto accadde, fin quasi al termine della seconda guerra mondiale. L’unica nota ufficiale fu che si trattasse di una fabbrica della “Breda”.
I lavori per la costruzione del Bunker Soratte ebbero inizio nel 1937 e si protrassero in diverse fasi fino al 1943, nel bel mezzo della guerra. Pochi mesi dopo, con l’armistizio dell’8 settembre, il Bunker Monte Soratte divenne il quartier generale dell’occupazione tedesca in Italia, per quanto riguarda il centro sud della penisola, sotto il comando del Feldmaresciallo Albert Kesserling. L’area fu occupata segretamente dalle truppe tedesche per circa dieci mesi, fino a quando, in seguito alla scoperta da parte degli alleati, subì un pesante bombardamento, il 12 maggio 1944. Nonostante la violenza dell’attacco e gli evidenti danni subiti, il Bunker resistette, a dimostrazione della sua solidità e quindi dell’alta qualità delle maestranze che all’epoca eseguirono i lavori di costruzione. Prima di lasciare l’area, i tedeschi, ormai in ritirata, incendiarono tutto il Bunker Soratte su ordine di Kesseling, anche se vi sono dubbi sull’attendibilità di questo accaduto.
Con la fine della guerra tutta l’area del Bunker Soratte cadde in abbandono, fino agli anni sessanta. Nel 1963 lo stato italiano progettò la costruzione all’interno del complesso già esistente, di un Bunker antiatomico, sotto la supervisione della NATO, nel pieno della guerra fredda. Lo scopo pressoché lo stesso: offrire rifugio alle più alte cariche del governo in caso di attacco nucleare. I lavori per la costruzione del Bunker antiatomico si svolsero tra il 1967 e il 1972. Tutto il sito fu comunque destinato a diversi tipi di usi, tra i quali anche esercitazioni, sia da parte dello stato italiano che della NATO, almeno fino al 1989 e quindi alla fine della guerra fredda. Dopo di che il Bunker Soratte fu interessato da una fase di declino e di progressivo abbandono fino alla sua dismissione da parte del Ministero della Difesa avvenuta tra il 2001 e il 2007.
Oggi il Bunker Monte Soratte è aperto al pubblico e visitabile, grazie all’associazione “Bunker Soratte” che ormai da anni si prodiga alacremente, prima nella riscoperta, poi nella valorizzazione del luogo. Si tratta di un’associazione senza scopo di lucro, composta da persone per lo più sant’orestesi, fra i quali molti giovani, che, nel corso degli anni e con molti sforzi, hanno fatto si che oggi tutta l’area possa essere ammirata e goduta. Come già detto, dietro vi è un immane lavoro di ricerca storica, fotografica e documentaria.
I ragazzi dell’associazione hanno reso nuovamente agibile il luogo dopo uno stato di abbandono e hanno allestito con materiali originali d’epoca gli ambienti che un tempo furono vissuti dalle truppe tedesche e non solo.
All’esterno, prima della visita, innanzi tutto potrete godere di un panorama mozzafiato, data la posizione dominante del Monte Soratte, e potrete ammirare mezzi e armamenti militari originali, ormai in disuso, acquistati dall’Esercito Italiano. Inoltre adiacente alla biglietteria troverete una piccola mostra fotografica molto interessante, riguardante la vita del Bunker Soratte e il periodo bellico in generale. Una volta entrati nel Bunker vero e proprio, sarete immersi letteralmente nella storia. La visita dura circa due ore: sarete accompagnati da una persona dell’associazione che vi mostrerà i luoghi raccontandovi la loro storia. Si tratta di ragazzi molto preparati, che vi spiegheranno nel dettaglio tutte le vicende storiche e gli aneddoti del sito, dalla sua costruzione al periodo della guerra fredda, dal “Bunker antiatomico” fino ai giorni nostri, rendendo la visita estremamente interessante.
Nel Bunker Soratte, cosa vedere non manca certamente. Da notare, oltre alla scrupolosa e avvincente ricostruzione della quotidianità del Bunker, anche alcuni ambienti rimasti pressoché allo stato originale, risalenti al post bombardamento del 12 Maggio 1944 da parte delle forze alleate. Tutto questo costituisce una immagine fissa nel tempo che, arrivata fino a noi, trasmette la sua potenza simbolica costituendo un elemento decisamente suggestivo, riguardo la rilevanza e la tragicità degli avvenimenti. Accadimenti che arrivano a noi da un passato appena trascorso, ma sembrano rivivere nel presente tanto ci si trova imbrigliati piacevolmente nella visita all’interno del bunker. E tutto questo ovviamente grazie al lavoro dei ragazzi dell’associazione “Bunker Soratte”.
Raggiungere il Bunker Soratte è abbastanza semplice: potete utilizzare l’autostrada A1 fino all’uscita “Ponzano-Soratte” e di lì seguire le indicazioni per Sant’Oreste. Appena giunti al centro abitato troverete le indicazioni per il bunker che si trova adiacente al paese. Potete utilizzare anche la via Flaminia il cui tracciato costeggia il Monte Soratte.
Il costo per la visita guidata è di €10 a persona, contributo sicuramente modico visto l’interesse del luogo e la qualità della visita. Ogni visita va prenotata direttamente con l’associazione: cliccando qui sarete reindirizzati al sito web in cui troverete tutte le informazioni ed il calendario delle visite in programma. Come ultima cosa vi consigliamo un abbigliamento pesante, trattandosi di un luogo ipogeo e quindi abbastanza umido.
Tutte le foto presenti in questa pagina sono di proprietà dell’associazione “Bunker Soratte”.
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